Seguite la ricetta dei classici gnocchi di patate con la seguente
variante:
Aggiungete agli ingredienti una manciata di borragine.
Lavare e far bollire la verdura in abbondante acqua calda salata, far
raffreddare e aggiungere all'impasto.Condire con burro e salvia.
Curiosità (Fonte WIKIPEDIA)
La borragine (Borago officinalis,
L.) è una pianta erbacea annuale
della famiglia delle Boraginaceae.
Origine
La pianta è probabilmente originaria dell'Oriente, ed è diffusa in gran parte dell'Europa e nell'America centrale, dove cresce
tuttora in forma spontanea fino ai 1000 m s.l.m.[1]. Viene coltivata
in tutte le regioni temperate del globo. Il nome deriva dal latino borra
(tessuto di lana ruvida), per la peluria che ricopre le foglie. Altri lo fanno
derivare dall'arabo abu araq (= padre del sudore), attraverso il latino
medievale borrago, forse per le proprietà sudorifere della pianta.
Descrizione
Pianta erbacea, spesso coltivata come annuale, può
raggiungere l'altezza di 80 cm. Ha foglie ovali ellittiche, picciolate, che
presentano una ruvida peluria, verdi-scure raccolte a rosetta basale lunghe
10-15 cm e poi di minori dimensioni sullo stelo. I fiori presentano cinque
petali, disposti a stella, di colore blu-viola, al centro sono visibili le antere derivanti dall'unione dei 5 stami. I fiori sono sommitali, raccolti in gruppo, penduli
in piena fioritura e di breve durata. Hanno lunghi pedicelli. I frutti sono
degli acheni che contengono al loro interno diversi semi di piccole dimensioni.
Usi alimentari
Le foglie giovani sono variamente impiegate in cucina.
L'uso tradizionale è allo stato cotto delle foglie,
che vengono utilizzate in molti piatti regionali per minestroni, ripieni per ravioli e pansoti in Liguria,
torte e frittate. Tipico è il consumo in frittelle dei fiori e delle foglie
(passate in pastella e poi fritte). La cottura elimina la peluria che copre le
foglie. In moderata quantità le foglie giovani sono state usate crude in
insalata e sono usati episodicamente in egual modo anche i fiori.
I fiori azzurri sono usati per colorare e guarnire i
piatti e per colorare l'aceto; congelati in cubetti possono costituire
decorazione per le bevande estive.
L'uso alimentare allo stato crudo in quantità notevoli
è precauzionalmente sconsigliato, per la presenza in tale stato, in alcune fasi
vitali della pianta, di composti pirrolizidinici, a presunta attività epatotossica.
Altri usi
È emerso un grande interesse commerciale, a livello
internazionale, per l'olio estratto dai semi: l'olio gamma 3 linolenico (GLA;
18:3.OMEGA.6), che ha notevolissimi utilizzi, soprattutto nutrizionali,
dietetici, medicinali, cosmetici.
Tale fatto ha prodotto un rinnovato forte interesse
per la pianta, essendo evidente la facilità di coltivazione industriale della
pianta stessa, e per il fatto che l'unica altra sorgente vegetale agevole per
tale olio sono i semi di Oenothera biennis, ma con
coltivazione più complessa, e con rese inferiori.
Inoltre, i fiori sono molto ricercati e apprezzati
dalle api, in quanto hanno un alto quantitativo di nettare disponibile.
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