Ingredienti:
500 gr. Farina di castagne
2 cucchiai di Cacao amaro
1 cucchiaio di Zucchero
Un pizzico di Sale
Un bicchierino di Olio di semi
Acqua
Pinoli
Preparazione:
Mettere in un recipiente la farina di castagne il cacao amaro, lo zucchero, un pizzico di sale e mescolare bene. Aggiungere l'olivo di semi e l'acqua creando un composto piuttosto liquido. Per ultimo aggiungere i pinoli e versare il tutto in una teglia. Infornare in forno pre riscaldato per circa 45 minuti a 160 gradi.
Curiosità (Fonte Wikipedia)
Il castagnaccio (localmente conosciuto anche
come baldino o ghirighio o patona) è una torta di farina
di castagne tipica delle zone appenniniche di Piemonte, Liguria, Toscana, Emilia e Romagna.
Si tratta di un piatto tipicamente autunnale che si
ottiene facendo cuocere nel forno un impasto di farina di castagne,
acqua, olio extravergine d'oliva,
pinoli e uvetta. Varianti locali prevedono l'aggiunta di
altri ingredienti, come rosmarino,
scorze d'arancia, semi di finocchio o frutta secca. Accompagnamento ideale del
castagnaccio sono la ricotta o il miele
di castagno, il vino novello, o i vini
dolci come il vin santo.Vi sono più nomi e ricette per i dolci fatti con farina di castagne. Ne esistono infatti almeno tre diverse tipologie: una torta molto sottile (diffusa soprattutto in Lunigiana, dove viene chiamata patona), una torta più spessa (diffusa in Toscana e in particolare a Lucca, dove viene chiamata torta di neccio - ma non troppo spessa: a Livorno il castagnaccio, se fatto alto tre centimetri e denso, è chiamato toppone ed è considerato di qualità inferiore) e una sorta di polenta dolce (diffusa anch'essa in Toscana e chiamata pattona). Il castagnaccio più noto popolarmente, una torta sottile, viene chiamato a Firenze "migliaccio".
Il castagnaccio è un piatto "povero" nel vero senso della parola, diffusissimo un tempo nelle zone appenniniche dove le castagne erano alla base dell'alimentazione delle popolazioni contadine. Dopo un periodo di oblio, iniziato nel secondo dopoguerra e dovuto al crescente benessere, è stato riscoperto e oggi è protagonista, nel periodo autunnale, di numerose sagre e feste.
Secondo quanto si legge nel "Commentario delle più notabili et mostruose cose d'Italia e di altri luoghi", di Ortensio Landi (Venetia, 1553), l'inventore del castagnaccio pare sia stato un lucchese tale "Pilade da Lucca", che fu "il primo che facesse castagnazzi e di questo ne riportò loda".
Una variante del castagnaccio è costituita dai cosiddetti necci, piccole frittelle sottili di acqua e farina di castagne cotte sulla brace negli appositi testi di ferro, e gustate da sole o riempite di ricotta fresca.
Guardate i valori nutrizionali di questa ricetta.
Con questa ricetta partecipo a "Il Contest dell'Autunno"
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